Tra i protagonisti del mondo rosé è impossibile non citare Gerard Bertrand, un lupo solitario che ha creduto e promosso le potenzialità del vino rosé.
L’ennesima storia di chi in Provenza ha voluto produrre rosé di qualità?
Non proprio, perché i vini di Bertrand sono prodotti a Languedoc e il suo nome è ormai conosciuto in tutta la Francia e anche in tutto il mondo.
GERARD BERTRAND: LA STORIA
Bertrand è stato una star del rugby dal 1984 al 1994. Terminata la sua carriera è tornato a Corbieres, il villaggio dove suo padre aveva comprato una piccola cantina nel 1970.
Il piccolo Gerard è cresciuto aiutando il padre in vigna e in cantina, assumendo sempre più responsabilità anche dopo aver iniziato la sua carriera professionista.
Questo perché il campionato sportivo iniziava a novembre e finiva a maggio, mentre la stagione della vendemmia iniziava a giugno e finiva a ottobre. Dopo la morte accidentale del padre si è dedicato totalmente all’Azienda di famiglia diventando uno dei migliori enologi del Languedoc.
Oggi, dopo 20 anni di crescita e dedizione nell’Azienda possiede diversi Chateaux nel sud della Francia e vende i suoi vini in più di 100 mercati.
“If you want to have success, you need to think big. You need to do the best you can do”.
Gerard ha costruito il suo business e la sua fortuna assumendosi rischi importanti: dal 2002 ha iniziato a convertire tutti i suoi vigneti in biodinamico
“My father used to say that wine is made from a thousand and one details”
GERARD BERTRAND: PASSIONE ROSÉ
Gerard è stato sia uno dei pionieri del biodinamico sia uno dei pionieri della crescita del trend rosé. Nel 1990 infatti, il sommelier di un famoso ristorante francese ha richiesto la possibilità di imbottigliare il rosé di Gerard in magnum, richiesta subito accolta. Non era consuetudine imbottigliare magnum di rosé negli anni 90. La dedizione di Bertrand verso la produzione di vino rosé di qualità è continuata a crescere in maniera esponenziale.
“If you want to make the best wine possible, you need to have the best grapes. You need a balanced, healty vineyard. You need to respect nature. You need to reinforce the vitality of the vine.”
Nel 2005 è stato introdotto il “Gris Blanc”, un famoso blend di Grenache e Grenache Gris, così tenue da sembrare un vino bianco.
Il Gris Blanc è un vino che nel wine shop di Gerard viene esposto in diversi formati, ben 4: la classica da 0,75, la magnum, la doppia magnum e la bottiglia più piccola da 0,187.
Un rosé per ogni occasione.
Tra il 2010 e il 2016 Gerard ha venduto dalle 20.000 alle 250.000 casse di vino rosé in America: un risultato importante raggiunto grazie ai 12 diversi vini rosé da lui prodotti, incluso una bottiglia lussuosa da 75 $.
Da vero sportivo Gerard Bertrand non teme il confronto con i ben più prestigiosi rosé della Provenza, anzi lui adora queste sfide. È convinto di poter ottenere lo stesso livello di qualità, forse anche più alta sfruttando la diversità del Terroir e delle uve.
Attualmente i rosé da lui prodotti sono tanti, ottenuti da uve provenienti dai diversi chateaux e diversi terroir.
Il costo dei vini ha una forbice di prezzo molto larga che va dai 10 ai 200 euro.
Il rosé più costoso è Clos du Temple, un vino rosato ottenuto in Languedoc da un blend di Syrah, Grenache, Cinsault, Viogneier, Mourvedrè, matura 6 mesi in barrique, giudicato miglior rosé nel mondo del 2020 al Global Rosé Masters of Drinks Business e ovviamente certificato biodinamico.
Il vino è AOC Cabrieres Languedoc, che dal 2010 ha adottato un regolamento specifico molto enfatizzato sulla produzione di vino rosé di qualità.
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