AVVENTURE NEL CENTRO EUROPA
Il rosé non è solo mare e spiaggia, anche nell’Europa centrale il trend avanza. Non è vero che in queste nazioni si beve solo birra. Rosé fantastici, ottenuti da uve con nomi particolari, incuriosiscono sempre di più gli appassionati.
Copritevi per bene perché il nostro viaggio sta iniziando e fa abbastanza freddo in questa parte d’Europa.
AUSTRIA
Anche in Austria si produce vino?
Si! Tra i vitigni a bacca bianca, il Gruner Veltliner e il Riesling sono i più tipici. Il Gruner Veltliner è il più coltivato in Austria.
Tra i vitigni più importanti a bacca rossa invece c’è il Blaufrannkisch (chiamato Kefrankos in Ungheria) da cui si possono ottenere rosé freschi e molto floreali.
Purtroppo, data la produzione non molto elevata di vino e di rosè in particolare, non è facile trovare questi vini fuori dal territorio austriaco. Poco male, un’occasione in più per visitare questa nazione!
Nel sud-est austriaco, nella regione della Stiria, si produce lo Schilcher, un rosé a denominazione dal 1976 ottenuto dalla varietà autoctona Blauer Wildbacher. Il nome Schilcher in tedesco signfica “irradiare con il colore”. Questo rosé ha un colore molto luminoso ed una forte acidità: è famoso per il suo aroma di fragola. Da poco si producono anche vini spumante a base di Blauer Wildbacher.
Tra le altre zone austriache vocate alla produzione di vino rosé c’è la regione più orientale Burgenland e, nella bassa Austria, Niederosterreich.
GERMANIA
La Germania consuma parecchio rosé, al terzo posto dopo Francia e Stati Uniti. La Germania è famosa per essere una nazione molto precisa e produttiva, e lo dimostrano le regole utilizzate per classificare i vini.
Per esempio, secondo la legislazione, i rosé ottenuti mediante pressatura diretta da una sola varietà d’uva a bacca rossa sono chiamati Weibherbst. Nella classificazione del vino in base alla qualità, questi vini sono in cima.
Alcuni produttori che esportano rosé, preferiscono chiamarli semplicemente Rosay.
Tra le regioni più famose per la produzione di vino in Germania c’è la Mosella e il Rheinessen. In quest’ultima troviamo tra le varietà a bacca rossa il Dornfelder, da cui si ottengono vini dai colori intensi, e il Saint Laurent, un vitigno aromatico che sembrerebbe essere un parente del Pinot Noir.
UK ROSÉ
Lo sapevate che forse i primi produttori di Champagne sono stati gli inglesi?
Siamo nel 1600 quando i commercianti inglesi importavano vino dalla Francia e ci aggiungevano zucchero perché lo ritenevano molto acido. Durante i primi caldi della primavera partiva la seconda fermentazione e, nonostante alcune bottiglie rotte che non resistevano alla pressione delle bollicine, si otteneva lo spumante. Gli inglesi hanno iniziato quindi a produrre vetri più resistenti.
“Shh, non diciamolo ai francesi però”
Ancora oggi il Regno Unito rappresenta un mercato di riferimento per il mondo del vino. Infatti, i britannici sono al quarto posto nel mondo per il consumo di rosé.
Anche se hanno sempre avuto un ruolo principale nel commercio del vino, da qualche anno si stanno dedicando anche alla sua produzione. Il sud dell’Inghilterra infatti ha due caratteristiche che condivide con il territorio dello Champagne: il clima fresco e i terreni gessosi. La principale produzione di vino inglese è spumante ma una buona parte di questi è rosé. Pinot Noir e Pinot Meunier sono solo alcune delle varietà dalle quali si possono ottenere rosé molto freschi e delicatamente profumati. Come ho avuto modo di approfondire nella mia esperienza lavorativa in Inghilterra, si sta facendo un grande lavoro per migliorare la qualità di questi vini e penso che tra un paio di anni i vini inglesi potranno avere un ruolo nel mercato mondiale.
E tu hai mai assaggiato un vino proveniente dall’Europa Centrale?
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